martedì 21 luglio 2015

Ho incontrato un artista,

Antonino Castro
 per gli amici “Ninni”, vive a Cinisi, è autodidatta non ha frequentato nessuna accademia, però è persona colta, profonda, dotato d’intuito e di precise e semplici regole filosofiche di vita, così come il suo carattere e la sua indole; una delle sue principali caratteristiche è l’umiltà che riesce a trasmettere, sa ascoltare, che non è cosa da poco tra le persone di oggi;  è dotato anche  di molta  carità nei confronti degli altri. Ho assistito, personalmente, a una vendita di una sua scultura, mentre il ricavato l’ha devoluto a una famiglia, meno ambiente di Cinisi. Lavora come muratore occasionale, ricopre la mansione di “Maestro” (Mastru). Persona fidata, sa mantenere la parola data, insomma puoi contare su di lui. L’intesa artistica, tra noi due, si è andata consolidando da un rapporto, culturale, morale, che dura oramai da diversi anni. E’ stato mio maestro per la modellazione dell’argilla, mi ha insegnato moltissimo nel plasmare e realizzare vasi in terracotta a tal punto da rendermi padrone della materia. Abbiamo lavorato assieme nei corsi P.O.N. nelle scuole medie di Terrasini e Partinico, raggiungendo traguardi e critiche positive.  Ninni Castro dopo molti anni di studio personale, con la materia che più predilige, (l’argilla), ha raggiunto una perfezione di stile tale da permettermi di paragonarlo agli antichi greci, insomma ad alcune maestranze del V° sec a.C. Egli ha tentato di ridurre, nei limiti del possibile, la brama di possesso, odio e illusioni, vive senza adorare idoli e senza falsi dei, perché ha raggiunto una condizione tale da non richiedere illusioni. Sviluppa la propria fantasia, nel nuovo percorso che intraprende, per raggiungere la sua meta, egli sa che sono indispensabili due cose essenziali: la disciplina del suo lavoro e il riconoscimento della sua opera. Non inganna gli altri, ma non si lascia ingannare, tutta la sua opera si può accettare di essere definita innocente, ma non ingenua. Non è un’artista facile, ma è un maestro del racconto, attorniato da cose semplici, nude, umili ma autorevoli per scelta attenta ed equilibrata. Egli monta, compone, mette insieme, realizza forme con materiali che non immaginereste mai, fa scaturire dai suoi sogni il senso delle cose, le sue opere hanno troppo senso. L’arte è attività di pensiero: sapere fare con il volere fare, è anche forma, contenuto, contesto. Personalità a sequenza crescente, egli è uscito dagli schemi utopici, è un modello morale in positivo. La tecnica che utilizza per la realizzazione delle sue opere è la seguente: Argilla Pietra Calcarea – Legno – Calce idrata e sabbia – Marmo – Bronzo.
 Una sua opera importante si trova c/o Ospedale Civico di Palermo (Piazzale Ascoli)
Tecnica eseguita in Tufo – Calcareo dal titolo Complesso Monumentale all’Ammalato.
Altre sue opere si trovano in collezioni private: Palermo – Partinico - Terrasini – Cinisi – New York.   
19/Marzo/2010                                                                                                         Salvatore Galiano
































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